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domenica 12 ottobre 2014

Secondo la NASA l'incontro con forme di vita extraterrestri è imminente

Entro il prossimo ventennio avremo la prova dell'esistenza di vita extraterrestre all'infuori del pianeta terra: questo è quanto si è discusso tra il 18 ed il 19 Settembre nel simposio di Astrobiologia organizzato dall'ente spaziale americana a Washington, denominato Prepararsi alla Scoperta.


Un convegno hanno partecipato astronomi, astrofisici, tecnici, professori, filosofi, teologi, compositori del SETI, tutti concordi su uno dei punti chiave del simposio, ovvero la predisposizione della popolazione terrestre ad un inevitabile contatto con forme di vita aliene. 
Il promotore dell'evento ed ex esponente della NASA , l'astrobiologo Steven J. Dick, ha rilasciato interessanti dichiarazioni all' Huffington Post, un famoso quotidiano statunitense:


"Stiamo considerando ogni possibile scenario in merito. Se si scoprono dei microorganismi, è un conto. Ma se si trovano creature intelligenti, è un altro. E se comunicano, è un altro ancora e in base a quello che ci dicono, se ne profila uno diverso!L’idea non è stare ad aspettare fino al giorno in cui arriveremo ad una scoperta, ma tentare di preparare il pubblico a tutte le potenziali implicazioni in vista della scoperta. Credo che a spingere la Nasa in questa direzione siano tutti i nuovi esopianeti individuati e i progressi dell’astrobiologia in generale. La gente considera molto probabile che troveremo qualcosa ed è un’opinione sostenuta anche dalla scienza: ad un certo momento, nel futuro,  scopriremo la vita”

E alle domande: "quanti esopianeti potrebbero ospitare civiltà con conoscenze scientifiche e tecnologiche tanto sviluppate da poter effettuare viaggi interstellari? La scoperta della vita extraterrestre passerà dall'individuazione di un'astronave in volo in un punto della galassia? Cosa ne pensa dell'esistenza degli ufo?" l'astrobiologo non si è sottratto, dichiarando quanto segue:

“Io cerco di tenere la mente aperta. Oltre il 90%  degli avvistamenti è spiegabile come fenomeni naturali. Il punto è, cosa dobbiamo fare del restante 3 o 4 per cento? Secondo me, andrebbe  ulteriormente studiato. Per definizione, gli Ufo sono qualcosa che non sappiamo cosa sia. Potrebbero essere fenomeni fisici, psichici o sociali che ignoriamo. Certo, è un bel salto concludere che siano extraterrestri, non ne vedo la dimostrazione. Non ho analizzato da vicino i dati per poter affermare che ci sia una forma di intelligenza dietro ad essi, ma ho visto abbastanza per sapere che ci sono delle realtà non spiegate che dovremmo osservare meglio e per il momento il governo degli Stati Uniti non lo sta facendo.”
Una risposta molto costruttiva che dovrebbe far ricredere tutti gli scettici che considerano il fenomeno ufo una tematica da screditare a priori. Invece, per quanto riguarda la NASA ed affini, è evidente che stiano cercando di prepararci ad un incontro che con le attuali conoscenze tecno-scientifiche è assolutamente inevitabile. Ormai è un conto alla rovescia...
Fonti:

Il convegno Nasa: "Prepariamoci agli alieni", articolo su Panorama a cura di Sabrina Pieragostini
-  Library of Congress Astrobiology Symposium







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