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sabato 27 giugno 2015

Arecibo Reply - Quando i cerchi nel grano sono fatti davvero dagli alieni

Ultimamente si è diffusa la convinzione, anche tra gli appassionati del fenomeno ufo, che i cerchi nel grano siano a prescindere opere artistiche di matrice umana. Non neghiamo che tanti di essi lo siano, esistono addirittura team di circle makers che da anni praticano questo hobby. Poche persone però ricordano l'episodio dell'Arecibo Reply, semplicemente la più emblematica e inspiegabile formazione di crop circles di tutta la storia.



Ne parleremo in modo approfondito in questo articolo, perchè tutti devono sapere e l'Arecibo Reply deve continuare a far discutere e magari far svegliare qualche mente dal torpore. 

Partiamo dal principio. Nel 1974 venne trasmesso dal monumentale radiotelescopio di Arecibo, in Porto Rico, un messaggio radio indirizzato verso un punto dello spazio. Il messaggio, scritto in cifre binarie - un linguaggio universale - conteneva informazioni sul pianeta Terra, sulla disposizione del sistema solare, sul genere umano e sul nostro DNA. Prese il nome di messaggio di Arecibo proprio dal radiotelescopio che lo inoltrò. 


Ufficialmente al messaggio di Arecibo non seguirono mai risposte concrete e dopo diversi anni venne dimenticato e archiviato. Pochi sanno che la risposta al messaggio di Arecibo arrivò, dopo circa 30 anni, in un campo coltivato nella contea dell'Hampshire, in Inghilterra, sotto forma di cerchio nel grano. Procediamo in ordine cronologico: 

Il primo timido segnale arrivò nel 2000, in un appezzamento agricolo vicino il radiotelescopio militare di Chilbolton (Hampshire), dove fece la sua comparsa un criptico pittogramma dall'aspetto incomprensibile. 


L'interpretazione di questo cerchio nel grano venne data circa un anno dopo, quando apparsero due tra i più impressionanti crop circles degli ultimi decenni, rispettivamente il 16 Agosto 2001 e il 20 Agosto 2001. Il primo pittogramma rappresenterebbe un volto (alieno?), realizzato attraverso punti di varie dimensioni che danno la percezione di profondità. Alcuni teorici della teoria degli Antichi Astronauti videro nel volto di Chilbolton la famosa faccia su Marte



Il secondo pittogramma, ancora più interessante e sconvolgente, è apparso a pochi metri dal primo, 4 giorni dopo. Ed è la risposta, curata in ogni minimo particolare, al messaggio di Arecibo inviato nel 1974.  Da qui il nominativo di Arecibo Reply (Risposta ad Arecibo).



A sinistra vediamo il messaggio di Arecibo inviato nel 1974.
A destra vediamo la risposta al messaggio ricevuta nel 2001.
L'Arecibo Reply ci dice che l'elemento principale degli e.t. è il silicio - a differenza del carbonio - ,che hanno un DNA simile ma non uguale al nostro e una popolazione di 9 miliardi di individui.
Dal punto di vista dell'aspetto fisico, secondo il messaggio gli extraterrestri avrebbero una figura umanoide macrocefala ed un'altezza media di circa un metro; tali esseri vivrebbero in corrispondenza di 3 pianeti abitati da forme di vita.
Nella parte finale, il messaggio reca lo schema di un probabile radiotelescopio alieno, molto simile al cerchio nel grano apparso un anno prima nello stesso punto. 

Il tutto è scritto in cifre binarie, un sistema di comunicazione che utilizza solo due simboli, l'1 e lo 0. 
Un lavoro monumentale, irrealizzabile da mano umana, al buio, da terra, nell'arco di una sola notte. 
Anche se molti scettici teorizzano che potrebbe esser stato creato da circle makers professionisti, resta un'eventualità secondo noi impossibile. Un'operazione del genere richiederebbe la partecipazione di biologi, matematici e informatici che conoscono alla perfezione il linguaggio binario. Non è umanamente possibile che un gruppo di burloni siano riusciti a mettere in atto un lavoro del genere senza compiere il minimo errore.  E ricordiamo che i cerchi nel grano sono apparsi in prossimità di un radiotelescopio militare attivo controllato 24 ore su 24: se si fosse trattato di un gruppo di circle makers sarebbero stati sicuramente visti


Per concludere, l'ipotesi extraterrestre è sicuramente la più valida! E non lo diciamo noi, ma migliaia di ricercatori e studiosi. Siamo stati contattati da una civiltà extraterrestre e la maggior parte di noi non ne è consapevole perchè a qualcuno conviene offuscare e insabbiare questa storia sensazionale. La verità deve saltare fuori. 




3 commenti:

  1. Poiché citate tra le fonti l'articolo di cropfiles, faccio presente che in quell'articolo è scritto che: "Il Messaggio è stato inviato come detto all’ammasso M13, che dista circa 23 mila anni luce. Significa che, viaggiando il messaggio alla velocità della luce, impiegherebbe circa 230 secoli per giungere a destinazione (e magari altrettanti per tornare). Come è possibile che dopo 26 anni abbiamo già la risposta? E’ evidente che – se anche questa fosse una risposta – non proviene dagli abitanti dell’ammasso M13, perché questi non possono aver ricevuto ancora alcun messaggio. Dunque, si ipotizza, potrebbe essere una risposta (ammesso che lo sia) di qualche altro pianeta sulla via Lattea, che si trova nella traiettoria del messaggio e lo ha intercettato, ed ha risposto con il crop circle di Chilbolton? Si è parlato, come unico candidato accettabile, di Hercules 86, stella non dissimile dal nostro Sole, posta a 26,4 anni luce da noi sulla traiettoria ideale (pur con una leggera deviazione di 17 gradi) seguita dal fascio radio a suo tempo inviato verso l’Ammasso Stellare M13 di Ercole: più o meno, in effetti, il tempo richiesto al messaggio di Arecibo da noi inoltrato verso la Costellazione di Ercole nel 1974 per raggiungere quel sistema stellare. Visto che l’eventuale risposta si sarebbe avuta oggi, più o meno in tempo reale, senza che trascorressero altri 26 anni, gli Ercoliani avrebbero dovuto bypassare la velocità della luce? La fisica teorica d’avanguardia del warp drive e dei wormholes permetterebbe questo a chi sapesse gestirla, com’è ben noto agli scienziati aerospaziali che attualmente studiano la cosiddetta breakthrough propulsion.
    Secondo il SETI però questa ipotesi è talmente remota da potersi considerare del tutto trascurabile. Infatti abbiamo detto che il fascio di onde radio aveva una dimensione, come estensione spaziale, di circa un quindicesimo della superficie lunare. Ovvero era un fascio estremamente ristretto. Per dare un’idea potremmo paragonare il fascio di onde di Arecibo ad una freccia, scoccata verso un immenso spazio vuoto in cui vi siano alcune palline da ping-pong appese a dei fili ( rappresentare altri pianeti). Le palline distano fra loro molti chilometri. Quante possibilità ci sono che la freccia colpisca accidentalmente una di queste palline prima di arrivare alla pallina a cui è destinata? Pochissime (circa una su mezzo milione), ma si riducono ancora di più se consideriamo la possibilità alla data odierna, e cioè se ci poniamo la domanda: “quante possibilità ci sono che, ad oggi, il messaggio abbia già raggiunto qualche altro Pianeta”? E la probabilità che una sonda nelle nostre vicinanze possa averla intercettata sono ancora più piccole, infinitamente piccole. Tutto ciò senza però considerare che le stelle si muovono con le galassie, per cui quando arriverà su M13 il messaggio, tra migliaia di anni, M13 potrebbe non essere più dove era nel 1974, e il fascio di onde potrebbe mancarlo". E questo è solo uno dei tanti motivi per cui quel crop circle non può in alcun modo essere opera degli alieni

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  2. è probabile che questi messaggi li abbiano ricevuti delle astronavi che si trovavano molto più vicino alla terra

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  3. hai un curioso concetto del calcolo delle probabilità

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