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venerdì 13 settembre 2013

Piri Reis e la mappa che non dovrebbe esistere

Nel 1929 venne scoperta una mappa misteriosa dipinta su pelle di gazzella. Gli archeologi attribuiscono il documento ad un ammiraglio turco del XVI secolo di nome Piri Reis . La stranezza è che questa mappa, in netto contrasto con le altre esistenti a quel tempo, è che essa rappresenta terre emerse che all'epoca non erano ancora state esplorate. Inoltre, la mappa raffigura la costa dell'Antartide così come essa appare sotto l'attuale coltre di ghiaccio. Questo significa che la mappa fu creata in un periodo in cui l'Antartide era libera dal ghiaccio, ovvero, molti milioni di anni fa!
 La mappa pergamenacea è conservata nella Biblioteca del Palazzo Topkapı di Istanbul .




La mappa raffigura dettagliatamente anche le coste di Europa e Nord Africa, ma è comunque l'illustrazione dell'Antartide settentrionale a sbalordire i teorici degli Antichi Astronauti, dato che questa regione non sarebbe stata scoperta se non dopo 300 anni. L'Antartide è coperta da ghiacci dello spessore di 1 chilometro e il radar capace di leggere sotto il ghiaccio fu inventato solo nel 1956, perciò una mappa del 1531 che mostra in maniera accurata questa topografia lascerebbe basito chiunque .



Se si sovrappone la mappa di Piri Reis su una moderna mappa del mondo, si rimane a bocca aperta nello scoprire che la carta antica è accurata fin nel più minuto dettaglio. Come potevano i creatori di quella mappa vecchia di centinaia di anni conoscere montagne o fiumi che non erano ancora stati scoperti ?

Grazie alle attente ricerche effettuate a Istanbul dallo studioso Halil Edhem ( 1861 - 1938 ) venne scoperta l'origine delle enigmatiche mappe che componevano il Bahriyye , atlante nautico compilato da  Piri Reis nel 1520 .  Ebbene , secondo i documenti scoperti dal ricercatore Halil Edhem , Piri Reis copiò la mappa da delle carte in possesso di un prigioniero spagnolo che aveva preso parte alla storica traversata oceanica guidata nel 1492 da Cristoforo Colombo . Tale prigioniero disse che le cartine originali risalivano al periodo di Alessandro Magno ... secondo le fonti , furono proprio quelle precisissime mappe nautiche che , oltre a convincere i regnanti di Spagna a finanziare la spedizione , inspirarono Colombo a compiere il viaggio che segnò la scoperta dell'America .     


Anche se non possiamo contare ciecamente sulle documentazioni rinvenute da Halil Edhem , possiamo affermare che tale mappa potrebbe davvero ridimensionare la storia .
Molto probabilmente , la mappa di Piri Reis nasconde qualcosa di ben più grande .


Se la mappa risalisse realmente ai tempi di Alessandro Magno ( e parliamo di circa 2300 anni fa ) tracciarla sarebbe stato umanamente impossibile . 
Dunque , alla base di ciò, ci sentiamo in dovere di citare ancora una volta la Teoria degli Antichi Astronauti :
è possibile che una popolazione stellare , agli albori delle prime civiltà , abbia visitato il nostro pianeta ed abbia lasciato delle prove tangibili ? Noi crediamo di si ... molto probabilmente la mappa di Piri Reis è una delle numerosissime prove che avvalorerebbero la teoria sulla paleoastronautica , come d'altronde sono le piramidi , i complessi megalitici e le varie sculture / affreschi riguardanti velivoli spaziali ed entità extraterrestri scafandrate . 

Vi consigliamo la visione di questo interessantissimo video di soli 3:45 minuti , a cura del canale YouTube "supersimon92".




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